Paolo Faccioli

MISFIT troppo anarchico per definirmi anarchico

Edizioni Montaonda - San Godenzo (FI) - 2018 -pp-166- € 14,00

www.edizionimontaonda.it 


Il termine inglese “misfit” in genere sta per “disadattato”, “emarginato”’. Qui compare in un senso diverso e affatto positivo: “non riconducibile a un pensiero dominante”, “fedele a una verità scoperta faticosamente per proprio conto”, “non inquadrato” e infine “un po’ ribelle”. L’uso in quest’accezione ha un precedente storico: lo scelse come titolo per la propria autobiografia il capitano irlandese Jack White, che iniziò la sua vita di misfit durante la guerra anglo-boera apostrofando così un ufficiale che voleva fucilare sul posto uno spaurito soldatino nemico di soli quindici anni: “Se tu gli spari, io sparo a te”.

Alla ricerca fin da ragazzo del significato della parola “anarchico”, con cui la madre affettuosamente lo rimbrottava, l’autore si ritrova tra gli anarchici veri, incarcerato innocente per le bombe del 25 aprile 1969 a Milano (l’antecedente di Piazza Fontana).

A quasi cinquant’anni di distanza, nel libro Faccioli ripercorre il suo percorso personale, dall’esperienza del carcere e del processo al ritorno alla vita, narrando anche alcune esperienze collettive di quella generazione: il ’68, il “viaggio in India”, il “ritorno alla terra” (nel suo caso attraverso l’apicoltura). E poi il lavoro, le relazioni, la malattia, il tempo che passa e conduce alla vecchiaia, sempre da misfit.

 

Il libro è stato è presentato il 13 ottobre 2018 presso il CSOA COX !( a Milano in via Conchetta 18 presente l'autore PAOLO FACCIOLI e l'editore LUCA VITALI

e' possibile  ascoltare tutta la presentazione a questo link da sito del Cox 18 in straming

https://cox18stream.noblogs.org/post/2018/10/13/misfit-troppo-anarchico-per-definirmi-anarchico