MUSETTA

MARTELA LA PAJA

ES 5394 FolkClub Ethnosuoni

 

Domenica 26 agosto 2012 l’atteso CD dei Musetta è stato presentato a Bobbio, nel cuore dell’Appennino piacentino, nella splendida cornice dei chiostri di San Colombano. Senza dubbio questo gruppo è giustamente considerato tra le espressioni più autentiche e vive delle genti delle mitiche quattro province: Piacenza, Alessandria, Genova e Pavia, storicamente crocevia di commerci, eserciti, pellegrini e viaggiatori. Terra tuttora ricca di verdi colline, di acque limpide, aria fresca, paesaggi incontaminati e schietti, racchiusi ed evocati nelle suggestive note dei Musetta. Il gruppo, nato 40 anni fa, tra i più longevi nel panorama della musica tradizionale italiana, ha presentato il nuovo CD con una recente formazione che dimostra ancora una volta la capacità di sapersi rinnovare. Sul palco il mitico “Bani”, Ettore Losini, al piffero, flauto e voce, Piercarlo Cardinali alla musa, chitarra, voce, Davide Balletti alla fisarmonica e Marion Reinhard, al fagotto e piffero. Marion ha suonato per tredici anni con la Berliner Philarmoniker, e da quest’anno con l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano. Il suo percorso abbraccia la cultura classica per approdare alle tradizioni musicali dell’Appennino. Ma il cammino di Marion non si lega solo alla professione ,conquistata dal paesaggio e dalle sue sonorità ha scelto questo luogo come sua dimora, stabilendosi a Degara, piccola frazione di Bobbio . “Da Berlino All’Appennino” è appunto il titolo del valzer, composto da Ettore Losini, che racconta questa bellissima storia. Nel CD suonano due giovani fisarmonicisti: Fabio Paveto strumentista della Val Borbera, studioso di cultura tradizionale e Davide Balletti, cugino di una delle colonne portanti dei Musetta, il fisarmonicista e fondatore Attillio “Tilion” Rocca. Con una sorta di passaggio del testimone, la presenza di “Tilion” allo spettacolo ha sottolineato quegli elementi di continuità che costituiscono la linfa del gruppo. Due sono i filoni su cui si sviluppa questo nuovo lavoro: la riproposta di brani tradizionali, e il confronto con la musica d’autore. In riferimento al vastissimo repertorio di musiche da piffero della Val Trebbia rivitalizzato in questi anni, il libretto che accompagna il CD descrive il loro punto di vista sulla tradizione:” una strada di montagna che si allarga e perde qualche pietra, ma la destinazione è quella di sempre: il piacere di immergersi in queste sonorità antiche, rispettandole e arricchendole a modo nostro, per il piacere di chi ascolta e di noi stessi”. Valzer di Giolitti, Valzer del Rosso, Polca di Erminio in La sono tra i brani che attingono al vasto patrimonio popolare e che nella presentazione “Bani”, ha ricordato essere “arie” da lui ascoltate dai vecchi pifferai fin da bambino insieme alla Sestrina, danza ormai scomparsa, la Giga e l’ Alessandrina, che invece sono ancora in uso. Ma il CD riserva ancora molte altre sorprese, da loro definite come “esperimenti” musicali che il gruppo si è divertito a proporre con grande professionalità. Il viaggio intrapreso dai Musetta nella musica d’autore parte da molto lontano. Oggi sono una formazione a cui piace spaziare e cimentarsi in brani classici come Il Battagliero di Tienno Pattacini e Caminito di J.de Dios Filiberto offrendo una entusiasmante interpretazione in cui ogni componente rivela le sue poliedriche doti. E’il caso di Piercarlo Cardinali il cui ruolo nella vita dei Musetta risulta essere fondamentale, sia come musicista sia come completamento vocale nel coro. Nel CD lo scopriamo come bravissimo interprete de il Pianino di Napoli, brano d’autore di Di Lazzaro con arrangiamento dei Musetta. Questo pezzo, molto conosciuto tra i pifferai, è sempre stato considerato una musica originale da piffero e dimostra come anche nel passato le contaminazioni dei gusti musicali fossero presenti e diffuse.          Finale alla grande con il botto, in riferimento ai due brani da coro Amore scrivami e Sotto i tuoi balconi. Qui le voci maschili di Piercarlo Cardinali, di “Bani”, di Alessandro e Luca Losini insieme a Damiano Chiapparoli si fondono sapientemente. Il canto corale è uno degli elementi fondanti della tradizione di questo territorio, molte sono le iniziative locali con rassegne che si svolgono durante l’anno dove i Musetta sono chiamati come animatori musicali, del ballo e come cantori. In una parola dire Musetta significa parlare di festa, di danza, di tradizione, di gioia, di divertimento nel canto, piaceri che ritroviamo nell’ascolto di questo nuovo CD.    

Discografia:

MC Bani e Tilion. I Musetta vol I

MC Bani e Tilion. I Musetta vol II

MC ‘Cmè musa e pèinfer

CD 1995 Mond e pais e mond

CD 2001 La vulp la vâ 'ntla vigna

CD 2004 Tilion 

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