Luigi Gambacurta

Le Storie dei Cantastorie

raccolte nei territori dell'Umbria Centrale

La Tipografia Bevagna, Montefalco, 2012, pp, 294, ill bn,s.i.p.




 L’autore Luigi Gambacurta, presidente dell’Associazione “Studio e ricerca della Tradizioni Popolari Umbre – Marco Gambacurta” ha ricercato nei territori dell’Umbria Centrale, precisamente dei Comuni di Assisi, Bevagna, Campello sul Clitunno, Castel Ritaldi, Foligno, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo, Massa Martana, Montefalco, Spello, Spoleto e Trevi e, dalla viva voce degli ultimi testimoni diretti, ha raccolto e pubblicato un patrimonio, prevalentemente orale, di grande interesse ed importanza. La capillare conoscenza del territorio ha consentito l’acquisizione di testi, di temi e di melodie altrimenti destinati all’oblio, storie e fatti cantati in occasione di fiere e mercati. Il libro riporta quasi cinquanta storie, dalla fine dell’Ottocento alla seconda metà del Novecento e per comodità di lettura sono state ordinate oltre che per periodo di riferimento anche in funzione della linea melodica. Tra i testi pubblicati si trovano alcuni “classici” diffusi oltre che dai cantastorie con i loro fogli volanti anche dalla stampa a carattere popolare come La Pia dei Tolomei e la Storia di Genoveffa. Altri “fatti” hanno avuto una diffusione “nazionale” e le ritroviamo nei repertori di cantastorie di altre regioni come ad esempio la vicenda di Caterina Fort “la belva di Milano” in altre versioni diventata “la belva umana”.  Alcuni canti, contenuti nella raccolta, sono entrati da tempo nel repertorio del canto popolare e d’osteria.                                                                       La parte più corposa del libro però appartiene alla storia e alla memoria locale, tramandata da anziani informatori che ne hanno conservato il ricordo e di questi testimoni vengono pubblicate anche delle brevi biografie. Allegato al volume ci sono due CD, un archivio della memoria che val la pena di ascoltare, 32 brani interpretati dalla viva voce di questi testimoni capaci di suscitare ancora forti emozioni in un mondo oggi profondamente trasformato, che tutto consuma e rapidamente cancella

 

 

 

  

 

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