Wainer Mazza

Ho fatto Quaranta

(1975-2015)

Enzo Lui Editore-Reggiolo (RE)- 2015 - pp.148 s.i.p.

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Wainer Mazza si presenta come novello giullare, cantautore, menestrello, animatore, berzellettiere, maestro, cantante, musicista e, aggiungeremmo noi, anche poeta dialettale. Nella prima parte del libro, in una sorta di premessa orientativa, tutte queste definizioni apparse in articoli e pubblicazioni, opportunamente raccolte e catalogate in ordine alfabetico nel corso del tempo, sono pubblicate dall’autore con la motivazione che finalmente detto dagli altri adesso so chi sono…. 

Questo esordio ben dispone e introduce il lettore nel mondo scherzoso di Wainer e induce a pensare come tutte queste etichette vadano un po’ strette al nostro poliedrico personaggio. Noi lo conosciamo anche come ideatore e organizzatore del Giorno di Giovanna dedicato alla cantante popolare Giovanna Daffini, manifestazione giunta alla XX edizione.    

Al suo attivo ricordiamo inoltre altre tre precedenti esperienze editoriali La prima volta (1995); Una canzone lunga trent’anni (1976/2005); E se fossi poeta? Quindi oltre a quelle elencate, inseriamo anche l’etichetta di scrittore, ma a noi piace definirlo cantastorie nella ponderata convinzione che questa parola racchiuda in sé tutte le precedenti definizioni. Wainer ha il “mestiere” nel sangue, intrattenitore nato, il meglio di sé lo comunica ed esprime a contatto con la gente, cioè in piazza. Ed è proprio la piazza il luogo dove lo abbiamo visto esibirsi molte volte creando un forte impatto comunicativo con il pubblico.

Ho fatto quaranta è la sua recentissima proposta editoriale in cui narra brillantemente, come nel suo stile, la carriera artistica lunga quarant’anni, con nomi, luoghi, riferimenti, canzoni, eventi, immagini, date e tutto ciò che in questi quattro decenni ha prodotto. Una raccolta accurata e divertente con fotografie, testi musicali e poesie in dialetto dove esprime anche il profondo attaccamento alla terra mantovana e al “suo” fiume Po, elemento che spesso ricorre nelle canzoni e che rinnova e ribadisce il legame con la comunità mantovana. Una foto del  “Wainer Mazza Fans Club” di Sarginesco di Castellucchio (MN) ci parla proprio di questo legame oltre ai tanti riconoscimenti, tra cui ricordiamo quello di ambasciatore de “Al Fogolèr”, cenacolo dialettale mantovano, per non dimenticare le radici e le tradizioni, patrimonio culturale da conservare gelosamente. Per stuzzicare ulteriormente il lettore Wainer propone un nutrito elenco dei piatti più significativi e i luoghi più svariati dove ha degustato le prelibatezze in questi suoi 40 anni di attività artistica. Infine con una lapidaria conclusione esorta il lettore, nel caso in cui non l’avesse già fatto a iniziare, come lui, questa lenta ma importante opera di ricostruzione della propria storia personale sia per ricomporre una memoria individuale sia per riflettere sulle proprie azioni ma soprattutto perché “scripta manent”!

Novembre 2015