FRANCESCO BURRONI

 CANTI SENESI D’OSTERIA

 Raccolti dal vinaio Cafiero

 Betti Editrice – Siena – 2017 – pp 170 - € 16,00

 

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Francesco Burroni è uno studioso e cultore della tradizione senese. Questo libro è il risultato della sua lunga ricerca per documentare il repertorio dell'osteria che, alla fine degli anni '70, stava rapidamente scomparendo. Repertorio particolare riguardante il patrimonio dei vecchi frequentatori in gran parte formatosi nell'Ottocento e che spazia dalle serenate ai canti d'amore e ironici, dagli stornelli a quelli legati al mito del Risorgimento e alla figura di Garibaldi, dai canti di protesta sociale al repertorio politico. Un "corpus di testi - come sottolinea il prof. Pietro Clemente nella sua prefazione - che “va visto come documento di un mondo sonoro che era ancora attivo negli anni '70”. Il volume tuttavia non è una semplice raccolta di canti ma propone elementi innovativi e particolarità sconosciute.

Nel presentare il volume Burroni definisce il suo lavoro come un’auto ricerca fra i cinque amici più appassionati di questi canti imparati attraverso le voci dei frequentatori della fiaschetteria: l’osteria da Cafiero in Via del Rialto 4, a Siena. Un luogo importante di trasmissione orale dove fluiva oltre al vino e la convivialità un importante patrimonio popolare canoro diffuso a livello nazionale, qui con ricchezza di varianti toscane e senesi". Senza canti 'originali' veri e propri, ma che abbraccia stornelli imparati in Contrada, goliardici, politici e di protesta del Sessantotto e quelli ascoltati agli spettacoli e dai dischi del Folk revival. Oltre ai criteri di catalogazione

Francesco Burroni attore, autore, insegnante, autore di numerosi libri, racconta la sua passione per l’osteria con dovizia di descrizioni sui personaggi frequentatori, ricostruendo la storia e l’ambiente sonoro e umano.  Nella narrazione parla in modo scanzonato della “cattiva fama” dell’osteria che a secondo dei periodi storici ha ospitato il variegato e creativo mondo dei marginali, dei disadattati delle classi subalterne, raccontando in modo assai suggestivo lo spirito libertario che animava sia gli avventori sia il proprietario Cafiero e sua moglie Marina. Una parte cospicua viene dedicata ai testi rimandandone l’ascolto audio sul canale YouTube di Francesco Burroni e su quello di Betti Editrice a completamento del lavoro.

Da menzionare il capitolo sui cantastorie che ci racconta che esistevano ben due postazioni nella piazza del mercato di Siena, dove si alternavano una coppia ambulante e un ben più noto aedo popolare, conosciuto come l’Acciuga, di cui vengono riportati due canti Quando l’uomo è nato disgraziato e La creazione dell’uomo della donna e della suocera, spassosa ballata sui vizi e le virtù del genere umano. Il vasto corpus di canti riportati nel volume è una parte della considerevole  raccolta che Francesco Burroni ha registrato per la sua tesi di laurea discussa nel 1980 sotto la direzione del Prof. Pietro Clemente e che nella premessa al volume definisce l’osteria come comunità di resistenza.

Dopo la laurea Francesco Burroni ha ampliato i suoi interessi spaziando in ambito teatrale come attore e poeta in ottava rima, come narratore, cantante e musicista. Attualmente è direttore artistico della Rete Nazionale del Match di improvvisazione teatrale e dirige dal 2007 il “Laboratorio del sonetto” con cui ha curato diverse pubblicazioni in vernacolo senese.

 

 

Aprile 2018