PAOLO COSSI

1914 IO MI RIFIUTO

Hazard Edizioni - Milano - 2014 – pp. 80 € 10,00

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Il racconto a fumetti di Paolo Cossi “1914 io mi rifiuto!” si inserisce in un progetto sulla Prima Guerra Mondiale dal titolo “Il fronte al fronte” ideato dalla Pro Loco Prade Cicona Zortea e da Cicona Fumetto. L’intento dei promotori è quello di evidenziare le sofferenze che i conflitti infliggono alle popolazioni attraverso le privazioni, le perdite e le deportazioni con uno sguardo specifico al Trentino particolarmente colpito dalla Grande Guerra. I Trentini, così come i friulani, i triestini e gli istriani erano in gran parte sudditi dell’Impero Austro-Ungarico e subito, allo scoppio della guerra nel 1914, furono inviati a combattere sul fronte orientale in Galizia. Decine di migliaia di soldati di lingua italiana, e quindi visti con sospetto dalle gerarchie militari, combatterono contro i Russi, molti furono fatti prigionieri e poterono rientrare, dopo lunghe odissee, alla loro case, nel frattempo diventate italiane, solo a guerra finita. Le vicende, spesso tragiche, di questi uomini è stata rimossa e cancellata quasi completamente dalla storiografia ufficiale del nostro Paese e solo da poco si è cominciato a conoscerla, quando ormai tutti i protagonisti sono scomparsi. La narrazione e i disegnidi Paolo Cossi iniziano con un omaggio a Ernst Friedrich e una visita all’Anti-Kriegs Museum (Museo contro le guerre) da lui fondato a Berlino nel 1924. Friedrich, anarchico e antimilitarista, pubblicò anche il libro “Guerra alla guerra” una sconvolgente documentazione fotografica sugli effetti della guerra( in Italia il libro è stato pubblicato nella Piccola Biblioteca Oscar Mondadori con prefazione di Gino Strada) Il Museo di Berlino chiuso da nazisti è stato riaperto nel 1982 Il protagonista del fumetto, Nicolaj, in visita al museo nel 1932, riconosce tra i volti sfigurati dei soldati feriti in guerra, ritratti in alcune foto esposte, quello di un soldato, incontrato sul fronte galiziano, che gli aveva mostrato i suoi “disegni di cose sperate” per quando la guerra fosse finita e letto alcuni passi di lettere della moglie, dai quali trapelava tutto il dramma suo e del loro paese, Caoria, rimasto nella “terra di nessuno” e i cui abitanti erano stati deportati nei campi profughi di Mitterndorf, in Austria, e Manduria, in Italia.
Completa il volume una selezione di pannelli della sezione della mostra Il fronte di fronte dedicata all’illustrazione negli anni della guerra 1914-18, sui manifesti e i periodici dell’epoca, e in particolare sui “giornali di trincea” promossi dal servizio Propaganda del Ministero della Guerra.

Autore del testo e dei disegni è Paolo Cossi, nato a Pordenone nel 1980, un giovane ma già affermato fumettista che ha al suo attivo numerosi premi e riconoscimenti.