IL “CANTAUTORE CONTRO” : il ritorno di   UMBERTO NAPOLITANO ,

SNOBBATO DALLE TV, ECCO CHI  RACCONTA L’UNDEGROUND POPOLARE

COME  I CANTASTORIE DI UNA VOLTA

 di Claudio Bernieri

 

Io sono un ANALFABETA io, oggi nel mio profilo Facebook ho paragonato il governo e la burocrazia al Gatto e la Volpe... il gatto governo che ci ammalia, ci tiene buoni promettendoci pignatte come di monete d'oro alla fine dell'arco baleno... e la volpe burocrazia che allunga i tempi all'infinito facendo in modo di non arrivare mai alla fine dell'arcobaleno  , così che noi italiani siamo l'unico stato che non ha ancora ricevuto un euro dei miliardi sbandierati

 

Cosi si racconta Umberto Napolitano, 22 milioni di dischi venduti nel mondo, tre volte a Sanremo: ritiratosi dalle scene  negli anni  90, ora  ritorna in campo.

Canta, lontano dalle major e dai talent, il mondo sommerso degli anziani, dei clochard abbandonati, dei giovani costretti a emigrare.

 

Sì,  se non accade un miracolo, io sarò oggetto di studio  per i posteri... artista che scrive musica e testi, se li arrangia, se li canta, pure scrittore di fumetti e impresario di successo ( per quasi 2 ho rappresentato la Zanicchi e Albano e Romina  nel loro splendore ),primo cantautore di protesta italiano, primo e, forse, unico a dire completamente no al potere, primo artista a partecipare a Sanremo 2 volte con una sua etichetta, nel 79 (Bimba mia) con l' Hitwhite al 50% con la Wea, e 1981 con l' etichetta Amiamoci, mia al 100%, con la canzone Mille volte ti amo, quello che nel 1979 ha inventato la vendita delle proprie cassette durante i  concerti insegnando poi agli altri artisti le tecniche di vendita, primo artista a creare nel 1976 lo show con le ballerine e coreografie di classico e moderno con lo spettacolo King Kong ( che presentai in uno stralcio anche al Festival di Sanremo vestito da Gorilla 40 anni prima di Gabbiani,  e poi lo spettacoli completo all'Ariston qualche settimana dopo con la prima parte aperta da Faletti), seguito subito da Renato Zero con un suo spettacolo pirotecnico ma senza un tema preciso come il mio King Kong,  la maschera della violenza sotto la quale si nascondeva un'anima dolce), unico artista a ritirarsi 3 volte e ritornare sempre al successo pieno... beh, adesso non proprio, ma con delle canzoni all'altezza... e ce ne sono altre... come ti ho detto, sarò materia di studio per i posteri, come è successo spesso per i grandi artisti della letteratura o della pittura... quello che mi differisce da loro e che molti di questi sono morti poveri, io no... perché non ho sprecato completamente  quello che ho guadagnato con sacrifici vendendo milioni di dischi... “

 

Allora  spiegami cosa hai in mente...

 

Fare del cantacronache sul web: io ho fatto 4 anni fa  un concertino in diretta al giorno su Facebook, voce e chitarra, dei miei pezzi più famosi... un'idea che piacque e in seguito qualche mio collega riprese... certo , ho tutte le basi e potrei anche cantare in diretta e creare l'evento di un concerto con un appuntamento preciso, con un collegamento in diretta, sempre su Facebook, e con gli amici che mi chiedono le canzoni da interpretare... però,  sono sempre del parere, che se non faccio un botto mediatico, come al solito mi pagheranno sì e no 4 gatti fedelissimi, che se per caso c'è qualcuno nel web con un cane.... me li fa pure scappare”.

 

Ed eccolo dal vivo tra i clochard di Milano, dimenticati da tutti. Eccolo nel cortile delle case popolari ad ascoltare  Nonna Maria, una anziana inquilina che ha trovato la sua casa popolare occupata dal racket degli abusivi. Storie dell’ underground non conforme.  Con una lettera musicale al prossimo sindaco di Milano.

Ha voluto girare il video  della sua canzone al mercato storico dei pensionati milanesi  in viale Papiniano: tra gli spigolatori che  frugano tra le cassette di verdura e frutta scartate dalle bancarelle. Per tirare la fine  del mese, colpa  di una pensione da fame. Tra le bancarelle,  la sua  nuova canzone sull’immigrazione. Una bomba anticonformista.

 

“Torno sulle scene perché in Italia c’è fame di cantautori e di verità. Perché l’Italia si svuota: qua i giovani vanno avanti solo con le raccomandazioni, e allora  i più bravi vanno all’estero. E gli anziani con le loro pensioni di fame ? Loro emigrano in Tunisia, dove la vita costa la metà. E l’Italia così  si svuota, mentre arrivano i gommoni a Lampedusa”

 

E si racconta  tra le arance scartate e la verdura marcita del mercato: eccolo,  nel ’66 cantava in TV  “ mille chitarre contro la guerra” .

“Il mio produttore era Nanni Ricordi, un patron dell’Arci e del Pci. Allora molti artisti stavano  al Giambellino, eravamo una tribù, io, Battisti, Ricky Gianco,  Herbert Pagani….. Era il ’65. Con la  mia canzone “Chitarre contro la guerra”  vinsi il premio della critica europea.  al festival delle Rose a Roma  . Lì c’era Morandi , Al Bano, i Pooh,  Dalla.  Vinsi io, E io diventai una icona della sinistra.   Ma io mi rifiutai di fare il lacchè. C’era  la chiamata di tutti i cantautori, e io dissi di  no.  Un cantautore deve  essere libero nella sua critica,  lontano dai partiti: così scrissi un pezzo insieme a Herbert Pagani, Gioventù, che subito riscosse successo. Nanni Ricordi ,  mio produttore,  rescisse  per punirmi il contratto.. Per lui dovevo continuare a cantare intruppato con gli altri cantautori. Restai  da solo. Ma io diventai autore per Casco d’oro ( al secolo Caterina Caselli ),  Carmen Villani, Sonny and Cher, i Nomadi, Loredana Bertè. Mi buttai  nella canzonetta.  Per protesta contro la strumentalizzazione dei cantautori. Ho venduto 20 milioni di dischi  con  i miei pezzi: ma mi accorsi  contemporaneamente che molti giovani non trovavano lavoro. Era l’81. Scrissi una canzone sulla disoccupazione giovanile, ”Mille volte ti amo”.. Ero un Big, eppure  venni buttato fuori da Sanremo. Il pezzo ebbe  successo: ma erano gli anni della contestazione. C’era troppo conformismo tra i cantautori. Tutti di sinistra. Fui considerato  colpevole di aver disdegnato le feste dell’Unità e il così detto impegno. Ma un artista deve essere libero, lontano dai partiti. Feci un  record di incassi con le feste paesane. Ma venni boicottato dalla  critica militante.”

 

Umberto l’ex Big di Sanremo, pago dei diritti Siae e dell’amicizia con Battisti, così si ritira dalle scene nel ‘91. “Mi dedico al marketing . Vado negli Stati Uniti. Ci sto dieci anni. Nel 2011 vado  in pensione, Un   hobby  solo: la  barca".

 Ed ecco invece la svolta: il ritorno sulle scene. Umberto apprende che il figlio di un  suo cugino , Manuel, un giovane, è costretto ad emigrare in Australia, non trovando lavoro in patria. Lascia disperata la sua famiglia. E Umberto torna a comporre canzoni.

 

Voglio cantare sociale” promette “ la mia canzone è un appello disperato. Oggi le grandi radio fanno solo moda,  trasmettono esclusivamente  le canzoni che  arrivano dai network commerciali, invece c’è un sacco di  giovani talenti  in giro. Ma ignorati dalle radio . E i giovani   fanno solo  i valletti nei grandi talent commerciali”.  

 

Il cantautore contro : Il RITORNO DI UMBERTO NAPOLITANO.

il docu film musicale su un cantautore scomodo

( inedito)

 

https://vimeo.com/409433245

 

 

https://www.youtube.com/watch?v=zxS0etWcFh8 (Il ricambio vien dal mare)

 

https://www.youtube.com/watch?v=tW3MKOVNBSY (Signor sindaco di Milano)

 

https://www.youtube.com/watch?v=I169gbIYeZk&t=24s (Mille chitarre contro la guerra dell'odio)

 

https://www.youtube.com/watch?v=_r6bWsNcuoI&t=27s (Gli angeli di via San Pietro all'Orto)