UN MONDO INTERO

La Festa della Lega di Cultura di Piadena

A cura di Alessandro Portelli

Circolo “Gianni Bosio” Roma – CD - 2014

www.legadicultura.it

www.circologiannibosio.it

 

La Lega di Cultura di Piadena nasce nel 1967 all'interno delle mura della casa della famiglia Azzali a Pontirolo di Piadena. E da allora questa frazione in provincia di Cremona diventa, ogni anno, luogo una grande festa sempre più partecipata e spazio per il pensiero e il canto libero dove, come dice il celebre verso di Pietro Gori, trovano patria gli abitanti del mondo intero. Con la realizzazione questo CD, curato da Alessandro Portelli, con prefazione di Peter Kammerer e Giovanna Marini, si è voluto far conoscere ad un più vasto pubblico l'atmosfera di questa festa e il suo significato. La Lega di Cultura vide tra i suoi fondatori Gianni Bosio ( 1923/1971), storico, ricercatore e organizzatore di cultura, autore tra l'altro de “L'intellettuale rovesciato”, che per primo pose l'accento sulle forme di espressione e di organizzazione “spontanee” nel mondo popolare e proletario.Canto sociale, comunicazione e cultura di classe, fonti orali e storiografia, drammaturgia popolare e operaia sono temi da lui affrontati come testimonianza del tentativo di indicare alla sinistra italiana percorsi possibili, diversi e alternativi di politica culturale.

I suoi eredi diretti Gianfranco “ Micio”Azzali e Giuseppe Morandi hanno dato continuità al suo pensiero organizzando iniziative “dal basso” che hanno come tema la contemporaneità. Gianfranco Azzali, da bergamino, immerso nella realtà contadina da generazioni, ha potuto vivere, lottare e denunciare le grandi trasformazioni agricole dall'interno .

Giuseppe Morandi stimolato dal maestro Mario Lodi,recentemente scomparso, partecipa alla produzione dei “Quaderni di Piadena”, poi all'interno alla Biblioteca Popolare inizia a usare macchina fotografica e cinepresa come strumento di documentazione storica. Foto, filmati e racconti che descrivono i contadini, i paisan della Bassa padana che vanno a circoscrivere molte sue raccolte di testimonianze sulle trasformazioni della sua comunità agricola come metafora di tutto il paese.

Nella prefazione del libretto che accompagna il CD il sociologo Peter Kammerer definisce la Festa come espressione del bisogno di una società dove si sperimentano nuovi modi del vivere sociale. Giovanna Marini parla di festa speciale e del ruolo “collettivo” dell'intellettuale che trova una funzione solo se “travasa” nella gente che lo circonda le ansie e gli ideali, la voglia di crescere e conquistare quello che gli viene negato dalla classe dominante. E quelle migliaia di persone che ogni anno vengono a condividere questo spirito di partecipazione lasciano questa festa sentendosi rinforzati nella convinzione che questo mondo può e deve cambiare. E questi canti accompagnano questo sentimento e ne sono la colonna sonora. Il disco prodotto dal Circolo Gianni Bosio, curato Sandro Portelli che ha effettuato le registrazioni, ha voluto mettere assieme gli attimi salienti della Festa: i concerti di apertura, la banda musicale che dà il via al pranzo collettivo, i momenti conviviali, i dibattiti, i seminari e i canti spontanei.

Un mondo intero di vera accoglienza, come dice Jajid Rai Mehta, indiano che lavora da bergamino a Piadena, nella sua canzone alla festa di Pontirolo si unisce tutto il mondo, frase che in dialetto lombardo è ripresa anche dal canzoniere dei Giorni Cantati. Espressione confermata dai tanti gruppi francesi, portoghesi, spagnoli, maghrebini, americani, bengalesi, indiani, tedeschi che sono approdati a casa del “Micio”, isola di resistenza umana e canora, nel corso di tutti questi anni.

Cori genovesi, toscani, napoletani richiamati dalla visione di un mondo “integro”orgoglioso di sé e della propria storia. Giovanna Marini avverte come atto profondamente politico il sostegno di questa Festa che per tre giorni fa “vivere l'Utopia” . E il cantare queste canzoni, forse inattuali ,significa non essere prigionieri del presente con i suoi inganni. Questo lavoro dal titolo suggestivo è un esempio che rammenta che la Festa della Lega di Cultura a casa del “Micio” è una realtà e che “un altro mondo è possibile”con il cuore e con la mente.