Giuliano Biolchini

I FILARMONICI DI PAVULLO Breve storia di una Banda Musicale

Independently published – Bologna – 2021 – pag 128 – s.i.p.

 

Il lavoro ripercorre le origini storiche dei Filarmonici di Pavullo nel Frignano, una realtà nata nel 1847 durante il Ducato Estense. La ricerca prende in considerazione la complessiva esperienza, in chiave etnomusicologica, delle Bande musicali intese come strumento formativo, educativo e sociale.

Dalla Premessa:

L’idea di dar vita a questo veloce e snello lavoro è nata dal fortuito recupero di un resoconto tratto da un giornale di inizio Novecento, L’Eco del Frignano. Questa attenta e dettagliata narrazione è stata poi inserita in una cornice etnomusicologica con l’intento di offrire una visione delle vicende bandistiche a partire dal Ducato Estense e austroungarico per attraversare l’Unità d’Italia, il ventennio fascista fino ad arrivare al secondo dopoguerra. Vengono quindi evidenziate le caratteristiche di questa pratica musicale, quali la socialità (lo stare insieme, l’aggregarsi, il fare gruppo) e l’aspetto educativo (l’alfabetizzazione musicale sia riferita alla pratica sia alla creazione del gusto musicale). Allo stesso tempo viene sottolineata la grande importanza che le Bande ebbero nella diffusione del melodramma italiano, testimoniata dalla popolarità che questo genere musicale ebbe tra tutte le fasce sociali, divenendo le Bande colonna sonora delle vicende storiche della collettività.

Ciò che ne esce è l’immagine di un microcosmo in cui si intrecciano relazioni, si osservano regole di convivenza, di libertà personale e di rispetto delle idee altrui. Ancora oggi nelle Bande è possibile vedere persone di ogni estrazione sociale e di ogni età. Grazie alla documentazione conservata tra le carte del Ducato Estense, è possibile accertare la gestione affidata alle associazioni di privati cittadini, entusiasti di poter finalmente godere di Concerti musicali all’interno della propria comunità. Ma, quando musici, musicisti e direttori d’orchestra non possono più essere stipendiati dalla corte estense, questi sono forzatamente costretti a trovare da vivere svolgendo la propria attività in altro modo. È in questo momento storico che si aumentano notevolmente lezioni private, attività di arrangiamenti per fiati, direzione di gruppi bandistici a servizio presso accademie, teatri e municipalità. Attorno alle nuove formazioni, note come “Filarmoniche”, si aggregano semplici cittadini provenienti da diversi ceti sociali, appartenenti alle più disparate professioni: piccolo impiegato, orologiaio, negoziante, sarto, calzolaio, ortolano, locandiere, agricoltore, barbiere, studente, falegname, armaiolo, postino, maestro elementare.

Il lavoro che ne esce vuole essere l’esposizione di una porzione di mondo che attraversa e ripercorre una fase storica lunga duecento anni, rivisitata da una diversa prospettiva, quella etnomusicologica.

Il libro prende in esame le caratteristiche sociali, militari e musicali delle Bande: le origini, l’evoluzione nel tempo, gli strumenti musicali, il repertorio e le varie tipologie. La parte centrale è occupata dalla Banda di Pavullo nel Frignano dal 1847 al 2020 per poi spaziare ad un rapido elenco delle altre Bande musicali storiche dell’area dell’Appennino modenese.

 

 

Giuliano Biolchini si è laureato presso l’Università degli studi di Bologna, indirizzo musicologico con Roberto Leydi, uno dei padri dell’etnomusicologia in Italia

 

Il libro è reperibile su Amazon

 

 

Maggio 2021

Giuliano Biolchini Studioso di musica, spettacolo e cultura popolare, ha svolto attività di ricerca etnomusicologica sia archivistica sia “sul campo”. È autore o co/autore di una trentina di articoli e pubblicazioni.

 

Tra queste segnaliamo il saggio sul Carnevale di Benedello che ripubblichiamo

Giuliano Biolchini a destra insieme al 

cantastorie Giuliano Piazza

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