PAOLO CIARCHI

 

Cent’anni di moltitudine – QUALCHE CANZONE, OPINIONE, SUONO, SERATA NELLA VITA MUSICALE DI PAOLO CIARCHI

 

A cura di: Claudio Cormio, Alessio Lega, Rocco Marchi

 

Prodotto da: Istituto Ernesto De Martino - Sesto Fiorentino (FI) e Archivi della Resistenza Circolo Edoardo Bassignani - Fosdinovo (MS)-

 

 26 brani con libretto accluso

 

 

 

Questo CD è un progetto pensato all’indomani della improvvisa scomparsa di Paolo Ciarchi, prodotto da due realtà culturali: Istituto Ernesto de Martino ed Archivi della Resistenza di Fosdinovo. Luoghi e realtà dove  Ciarchi era profondamente radicato e animatore di tante serate importanti sia musicalmente sia per l’impegno sociale e artistico. “Il Ciarchi” era un compagno di vita per tante persone di queste comunità,  ripercorrendo la sua lunga carriera ci si accorge della molteplicità delle situazioni che ha attraversato a partire dal Nuovo Canzoniere Italiano, La Comune di Dario Fo, il Cabaret milanese, l’ambiente jazz improvvisato, il leggendario gruppo degli Area. Lo si ricorda anche come attore in film e spettacoli teatrali. Nel libretto che accompagna il CD Stefano Arighetti, presidente dell’Istituto Ernesto de Martino, parla di lui in un contributo dal titolo Paolo e Noi in cui tra le altre cose cita il film di Davide Ferrario Tutta colpa di Giuda dove Paolo era lo” zingaro” e riporta moltissime sue partecipazioni, proprio perché sapeva inserirsi in modo straordinario in variegate esperienze artistiche che condivideva con la sua compagna Isabella Cagnardi.

 

Insieme a Ivan Della Mea e Claudio Cormio  ha dato vita a spettacoli indimenticabili che riempiva di suoni, creatività e strumenti improvvisati sul momento estratti da una magica valigia. I suoi bagagli erano un bazar incredibile di oggetti di uso comune e le sue performance più celebri erano ad esempio le gambe delle sedie suonate come trombe o le canne da pesca lunghissime da cui riusciva ad estrarre suoni potenti. Per lui tutto il mondo è avvolto dal suono e la musica, il ritmo la vibrazione di conseguenza ci avviluppa e circonda. Durante il suo spettacolo capolavoro, che chiamava Microconferenza di musicologia applicata, sviluppava le sue teorie sulla musica e il suono partendo sempre dal corpo che sapeva suonare ed usare come cassa di risonanza. Cominciava iniziando dalla testa e dalle guance che percuoteva ritmicamente, e poi trasformava in strumenti tutti gli oggetti di vita quotidiana che aveva a portata di mano: piatti, pentole, tubi, rotoli di nastro adesivo, lattine, mattoni, secchi di acqua ecc. Uno spettacolo nello spettacolo, sempre diverso, avvincente e unico nel suo genere.

 

Nella nota che accompagna il CD intitolato “Circo Ciarchi: dieci anni di cene cantate” Alessio Lega racconta il personaggio con le sue idee granitiche e l’impegno di aver scelto un lato preciso della barricata, senza enfatizzazione. Parla della sua completa indifferenza al successo al punto che non ha mai pubblicato un disco proprio, ma ha preferito le collaborazioni con vari artisti.      

 

In apertura Alessio Giannanti e Simona Mussini degli Archivi della Resistenza ricordano la lunga collaborazione con Ciarchi, un maestro, uno di quelli più preziosi perché non si metteva mai in cattedra.

 

Il CD pertanto è un prezioso strumento di conoscenza e divulgazione di questo grande personaggio. Si apre con uno scioglilingua a cui era particolarmente affezionato, contiene brani di autore come  Una cosa già detta (Questo mio amore di F. Amodei), Ho visto un Re(Fo – Ciarchi) Ora si che siam contenti (S. Piccardi-Ciarchi), Lenin’s rock (Della Mea – Ciarchi), Saltarelli (Fo-Ciarchi), Quella sera cascava Pinelli (Fo-Ciarchi) Il comandante della mia banda- La Gap (Fo-Ciarchi), Piccolo uomo (Della Mea –Ciarchi) solo per citarne alcuni, ma che danno l’idea del suo vastissimo repertorio racchiuso qui in 26 tracce. I brani sono accompagnati da frammenti di una lunga intervista rilasciata  ad Alessio Lega.                                       Il libretto include le sue note biografiche, alcune immagini dei suoi concerti, molti materiali rarissimi e inediti curati da Claudio Cormio, Alessio Lega e da Rocco Marchi gli stessi che nella vita lo hanno accompagnato fino alla sua scomparsa avvenuta il 16 maggio scorso. Il curioso titolo del CD nasce dall’affermazione di Paolo che se mai avesse dovuto scrivere la sua autobiografia: “ altro che Cent’anni di solitudine,… la intitolerei Cent’anni di moltitudine”:

 

DOMENICA 4 AGOSTO 2019 IL CD E’ STATO PRESENTATO A FOSDINOVO DURANTE IL FESTIVAL DELLA RESISTENZAFINO AL CUORE DELLA RIVOLTA” www.rivistailcantastorie.it/fosdinovo-fino-alcuore-della-rivolta-2019/

 

Occasione non per una commemorazione bensì una festa- dibattito insieme ai suoi amici di sempre: Cesare Bermani (storico orale - Istituto Ernesto de Martino), Stefano Arrighetti (Presidente Istituto Ernesto de Martino), Alessio Lega (cantautore e autore della biografia “La nave dei folli. Vita e canti di Ivan Della Mea”, Agenzia X, 2019), Gianfranco Azzali “Micio” (Lega di cultura di Piadena), Paolo De Simonis (IDAST).  Parole e canzoni di Rudi Assuntino, Sandra Boninelli, Pardo Fornaciari, Davide Giromini.

 

 

 

Settembre 2019