Gualtiero Bertelli

VENEZIA E UNA FISARMONICA

Storie di un cantastorie

Nuova Dimensione – Portogruaro 2014 – pp.256 - € 15,00



Il nome di Gualtiero Bertelli  per molti rimanda immediatamente alla città di Venezia e alla canzone “Nina ti te ricordi”.

Venezia, la Giudecca, o meglio Campomarte, dove Bertelli è nato e cresciuto e “Nina” la canzone che lo “identifica” ad un pubblico più vasto, un po' come Fausto Amodei con “Per i morti di Reggio Emilia, o Paolo Pietrangeli per “Contessa” o Francesco Guccini con “La locomotiva”.

Ora con questo libro autobiografico il lettore può conoscere più a fondo la storia e la vita di questo artista partendo dall'ambito famigliare e abbandonando appunto i cliché che, nel bene e nel male, lo hanno accompagnato nel tempo.

Venezia e una fisarmonica è un racconto diretto, dove privato e pubblico si intersecano in un percorso che attraversa l'ultimo mezzo secolo della storia sociale, politica, culturale italiana e della quale Bertelli è stato un soggetto attivo e un protagonista.

La narrazione scorre piacevole, scandita da aneddoti, ricordi, progetti, il tutto intercalato da frasi in veneziano e da frammenti di canzoni scritte con riferimento al fatto o al periodo raccontato.

“Maestro” è la parola più appropriata per definire Bertelli: maestro elementare, il lavoro di una vita svolto con passione e maestro come musicista, compositore, cantante e scrittore.

Figura storica della canzone d'impegno italiana, dopo la straordinaria esperienza nel Nuovo Canzoniere Italiano, Bertelli ha continuato il lavoro di ricerca sul campo affiancato a quello di composizione di nuove canzoni. Ha costituito il Canzoniere Popolare Veneto, il Nuovo Canzoniere Veneto e in tempi più recenti la Compagnia delle Acque, facendo concerti in varie parti d'Italia e all'estero. Nel 1987 con l'album “Barche de carta” ha vinto il “Premio Tenco”. Ha “riscoperto” la fisarmonica, il suo primo strumento, ma soprattutto ha contribuito a ricomporre la frattura artistica tra cantautore e cantastorie. Grazie anche all'incontro con Gian Antonio Stella, Fabrizio Gatti, Tommaso Cerno ed Edoardo Pittalis, Bertelli è riuscito a rileggere il ruolo oggi del cantastorie: raccontare e cantare i “fatti”, anche del passato, ma con un preciso riferimento all'attualità, al vissuto quotidiano. Un connubio cantastorie-scrittore che permette un approfondimento culturale che non è possibile attraverso i media e i giornali. In questo si può riscontrate una similitudine nel rapporto del grande poeta siciliano Ignazio Buttitta e i cantastorie del suo tempo.

Tutti i passaggi di questo percorso sono puntualmente narrati nel libro, una coinvolgente lettura che evidenzia anche la costante attenzione agli avvenimenti socio politici che hanno portato Bertelli a non abbandonare mai l'impegno politico vissuto tuttora con intensità e partecipazione.


Ottobre 2014


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