Giovanna Daffini

L'AMATA GENITRICE

Ristampa in CD dell'omonimo Long Playing edito da I Dischi del Mulo (DdM,003/92, 1992)

a cura di Massimo Zamboni - Gian Paolo Borghi - Giorgio Vezzani

Il 22 aprile 1914 nasceva a Villa Saviola frazione di Motteggiana (MN) Giovanna Iris Daffini. In occasione delle celebrazioni del centenario della nascita, che culmineranno il giorno 8 giugno con la XX edizione de “Il Giorno di Giovanna”, il Consorzio Oltrepò Mantovano ha pubblicato la ristampa in CD del vinile “L’amata genitrice” edito nel 1992 da I Dischi del Mulo. Anche l’originale libretto che accompagnava il 33 giri è stato integrato da alcuni contributi per offrire ulteriori elementi conoscitivi della biografia e del repertorio di Giovanna Daffini.

Il libretto è curato da Roberto Leydi, che insieme a Gianni Bosio fu uno degli “scopritori” della Daffini, e che non a caso si intitola Ricordo di Giovanna Daffini. Un affresco che ripercorre i momenti più significativi dell’incontro tra lo studioso e l’artista e l’intenso rapporto che ci fu con il Nuovo Canzoniere Italiano tanto che la Daffini partecipò a 273 fra spettacoli e concerti dal 1963 al 1968 come ricorda Gian Paolo Borghi nel suo contributo Giovanna Daffini che traccia una breve ma esaustiva biografia della cantante.

I brani contenuti nel CD , registrazioni effettuate tra 1963 e il 1965, sono un esempio della varietà e bellezza del suo repertorio, del suo personalissimo stile di interpretazione “capace di trasformare i canti tradizionali in “canzoni” di intrattenimento popolare” Tanto che queste canzoni divennero “Le canzoni diGiovanna” anche se lei non ne scrisse mai una sua, come ricorda Ivan Della Mea nel suo contributo pubblicato nel libretto. Un intervento fatto nel 2000 in occasione de “Il Giorno di Giovanna” che si concludeva, riferendosi al suo modo di cantare, con queste parole: Qualunque cosa facesse, Giovanna cantava la cultura dei tanti contro la cultura dei pochi e questo era un segno formidabile, davvero rivoluzionario, davvero forte”.

“L’amata genitrice” è stato prodotto nell’ambito del progetto “Sesto Senso” e del concorso Radici/Roots per un’appropriazione creativa dei materiali musicali della tradizione popolare.

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